La camera delle meraviglie

Proprio in virtù di questa esigenza di inserire il Castello Della Monica in un circuito culturale
Mostra: 21/01/2023 > 07/06/2023

Dopo un lungo ed impegnativo intervento di restauro, il Castello Della Monica torna alla ribalta della scena nazionale con una mostra che nasce dalla volontà di approfondire la conoscenza di un fenomeno culturale che, sul finire dell’Ottocento, portò vari artisti e collezionisti italiani a rievocare il mito del Medioevo, anche al fine di valorizzare l’artigianato artistico. 

A partire dal 1889, il pittore teramano Gennaro Della Monica diede avvio alla costruzione di un edificio caratterizzato da un eclettismo visionario, realizzando, con i progressivi interventi di ampliamento partoriti dalla sua fervida immaginazione, un unicum nell’ambito dell’architettura italiana del periodo umbertino. Grazie ai viaggi compiuti in Italia, Della Monica venne certamente in contatto con quella ristretta élite di artisti, intellettuali e collezionisti che andavano allestendo dimore ispirate alla tradizione medievale, animata dal gothic revival che investiva la cultura europea. A Firenze ebbe forse modo di conoscere l’aristocratico inglese Federico Stibbert che arricchiva la propria dimora di straordinarie collezioni di armi e di armature, ma anche di arredi, di dipinti e di preziosi oggetti d’arte medievali e rinascimentali. A Milano il suo percorso si intreccia con quello dei fratelli Bagatti Valsecchi, impegnati a ristrutturare la propria dimora per creare un palazzo nobiliare rinascimentale ponendo attenzione a tutti i dettagli, dall’architettura agli arredi, e di Gian Giacomo Poldi Pezzoli. A Torino Della Monica riconobbe nel borgo medievale del Valentino, filologicamente ricostruito da Alfredo D’Andrade, il concretizzarsi di un’utopia che anche egli avvertiva con urgenza, inoltrandosi in un’impresa analoga sulle pendici della collina teramana.

Proprio in virtù di questa esigenza di inserire il Castello Della Monica in un circuito culturale che ne esprima l’originalità e nel contempo le potenzialità turistiche, è stato creato un rapporto di collaborazione con il Museo Bagatti Valsecchi di Milano che ha concesso il prestito di armi, armature, preziosi arredi fra i quali spicca un cassone con l’arme della famiglia Piccolomini che ebbe vasti feudi anche in Abruzzo,  pregevoli manufatti in pastiglia e in avorio che all’interno delle sale decorate dal Della Monica con scene ispirate alla vita medievale, trovano una loro ideale contestualizzazione, dando vita ad una Camera delle Meraviglie che trae spunto dagli ambienti ricercati, ricolmi di oggetti rari e costosi che caratterizzavano le dimore signorili del passato. 

Purtroppo nel corso del Novecento gli arredi del Castello Della Monica, che erano stati oggetto di una attenta selezione da parte dell’ideatore dell’impresa, sono andati dispersi, ma le rare fotografie che ne documentano l’interno mostrano come l’artista avesse raccolto sul mercato antiquario arredi ed armature destinati a rievocare un’atmosfera d’antan che, grazie ai prestiti generosamente concessi dal Museo Bagatti Valsecchi, si intende ricostruire al fine di ritessere quella sottile trama di riferimenti storici, artistici e culturali che un’impresa del genere presupponeva.

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