Una storia scritta: percorso alla scoperta delle epigrafi nelle frazioni teramane

Benvenuti!

Se siete pronti a immergervi nella storia e nellʼarte nascoste tra le frazioni di Teramo, questo itinerario vi condurrà attraverso secoli di testimonianze scritte nella pietra. Andremo alla scoperta di epigrafi che raccontano la vita, le tradizioni e la devozione di questi luoghi, in un viaggio che unisce lʼarchitettura rurale, le chiese antiche e le affascinanti iscrizioni che hanno resistito al tempo.

Colleminuccio
Cominciamo il nostro viaggio da Colleminuccio, un piccolo borgo che risale allʼepoca ottocentesca ma conserva ancora qualche preziosa traccia del Settecento, come il Palazzo Ruscitti. Passeggiando per le sue strade, noterete le tipiche case con stalle al pianterreno e abitazioni al piano superiore. Le murature in pietrame, gli architravi lignei e i bastoni di legno nelle nicchie vicino agli ingressi ci riportano a un tempo in cui le cavalcature erano parte integrante della vita quotidiana.

La Chiesa di San Lorenzo Martire, ricostruita tra XVIII e XIX secolo, custodisce una tela tardo cinquecentesca di Dirk Hendricksz, raffigurante San Giovanni a Patmos. Unʼaltra opera di rilievo è la pala dellʼImmacolata, nella quale la Vergine è rappresentata in una versione “urania”,  con i piedi sulla mezzaluna e la mano sinistra che regge un crocifisso poggiato sulla sfera celeste.

Epigrafi:

  1. Chiesa di San Lorenzo Martire: sullʼacquasantiera, troviamo unʼiscrizione in scrittura capitale  mista a lettere gotiche che recita: “IOAnO e ROb(?)e dal vescovo Vincenzo Montesanto  SIMIONO”.

 

Colle Santa Maria
Il nome del piccolo centro che si incontra proseguendo nella ricerca delle epigrafi nascoste deriva dalla Chiesa di Santa Maria Assunta, posta su un colle in posizione isolata. Ricostruita nel tardo Cinquecento, la chiesa presenta una muratura in ciottoli di fiume e una facciata con oculo centrale.

Allʼinterno, troviamo unʼacquasantiera in pietra del primo Seicento e una tela coeva che raffigura lʼAssunzione della Vergine.

Epigrafi:

  1. Sulla facciata destra della chiesa, due lapidi: “SA(n)TAE - croce - MARIA/ A(nno)Domi)n(i) 01 1604 DE AgVSTO” e “1671”. Qui possiamo notare alcune curiosità, come le lettere scritte in stile gotico e la data “10” invertita in “01”.
  2. Una maiolica nella parete reca lʼiscrizione: “D(eo). Optimo). Maximo)/ Hic clauduntur cineres/ Constantini Sbraccia…”.

 

Frondarola
Spostandoci a Frondarola, troveremo un borgo che si erge su una breve altura, conservando edifici risalenti a un periodo che va dal XVI al XIX secolo. Le murature in grosse pietre, i passaggi voltati e le mensolette in mattoni ci riportano indietro nel tempo. Da non perdere la seicentesca Chiesa della Madonna delle Grazie e la Chiesa di Santa Maria di Ponte a Porto, con i suoi resti del ponte e affreschi risalenti al XVI secolo.

Epigrafi:

  1. In via San Giuseppe, unʼepigrafe funeraria romana recita: “Caius). TVLLIVS. Caii). L(ibertus) / LICINIA”.
  2. Nella chiesa di Santa Maria di Ponte a Porto, graffiti del 1545 e 1560 ci raccontano storie di passaggi dei soldati della nuova milizia di Civitella.

 

Garrano
A Garrano, un abitato prevalentemente ottocentesco, troverete la chiesa di Santa Maria ad Melatinum. Questo edificio seicentesco, con il suo portichetto dʼaccesso dipinto, conserva un altare maggiore in legno dorato e una statua della Madonna con il Bambino.

Epigrafi:

  1. Sul soffitto del portico, una mattonella reca la data “1662”.
  2. Su un mattone della canonica, troviamo lʼiscrizione “1849”.

 

Pantaneto
Infine, raggiungiamo Pantaneto, dove la Chiesa di Santa Maria de Praediis ci sorprende con colonne romane e affreschi votivi.

Epigrafi:

  1. La cornice del tabellone votivo con San Sebastiano reca la scritta: “Queste. figura. fece. fare. A(n)gelo. de. Canto. de. Pantaneto”.
  2. Su un blocco di pietra, unʼiscrizione ricorda il restauro della chiesa nel 1597.

Questo itinerario ci ha portato a scoprire le frazioni di Teramo attraverso le loro epigrafi, preziosi documenti che ci raccontano storie di devozione, arte e quotidianità. Ogni iscrizione, ogni affresco e ogni pietra conservano tracce di un passato che continua a vivere e a parlare a chi sa ascoltare.

Buon viaggio alla scoperta di Teramo!

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